30 luglio 2011 km 46/48 tempo 13 ore compreso le soste
Ospitalità Suore Missionarie Immacolata Regina Pacis via S.M. di Caravaggio, 1 (costo € 100 due stanze, 6 persone)
Siamo partiti da Mortara alle ore 6,20, il custode dell' abbazia di Sat'Albino ha consigliato di percorrere la statale fino a Tromello, perché i contadini hanno arato alcuni tratti della via Francigena per farvi delle risaie. La giornata si prospetta calda, a quest'ora sulla statale non c'è molto traffico e si cammina abbastanza in sicurezza. Arrivati a Tromello ci fermiamo a fare colazione nel bar in piazza, diamo un'occhiata alla cartina e non so perché decidiamo di continuare sulla statale fino a Gropello Cairoli. Arriviamo in paese alle ore 12,30 stanchissimi e accaldati l'asfalto ci ha cotto i piedi e le gambe. Compriamo un po' di provviste a un piccolo supermercato cerchiamo di recuperare le energie bevendo della coca cola fresca e ci dirigiamo verso la chiesa, appena superata, sulla sinistra troviamo delle panchine all'ombra, decidiamo di fermarci qui per pranzo. Cerchiamo di riposare il più possibile, togliamo le scarpe, rinfreschiamo i piedi, li massaggiamo. Abbiamo deciso di arrivare fino a Pavia, ma la stanchezza è tanta e il caldo pure. Sono le ore 14 quando riprendiamo il cammino, basta asfalto! Finalmente si cammina su strada sterrata, cerchiamo di proseguire velocemente, ma siamo troppo stanchi. Arriviamo all'argine del Ticino che i nostri piedi chiedono pietà, la strada sull'argine diventa asfaltata, decidiamo di fermarci ancora all'ombra di enorme albero per recuperare un po' le forze. Prima di riprendere il cammino noto alla nostra destra un cartello che indica un sentiero segnalato con dei numeri e scritto in piccolo via Francigena, ne parlo con i ragazzi e decidiamo di seguirlo, con il senno di poi sicuramente abbiamo allungato il tragitto di almeno 2/3 km. Il parco del Ticino è molto bello ci sono tantissime persone che camminano, in barca lungo il fiume, che prendono il sole, in mezzo al parco ci sono addirittura diversi chioschi con sdraio, è un via vai di gente continuo., Purtroppo la nostra stanchezza va oltre il limite e ogni passo diventa una tortura i piedi fanno malissimo, mi fermo a prendere fiato un attimo e perdo il bastone che mi ha accompagnato fino ad ora come un fedele amico, mi metto a piangere, Ale nonostante la stanchezza torna indietro a cercarlo, ma non lo trova più.
In lontananza il ponte coperto di Pavia, sono oltre le ore 18 Rebecca ha tanto male hai piedi non riesce più andare avanti è nervosa molto nervosa. Arriviamo al ponte coperto e nonostante la stanchezza siamo felici di essere arrivati, le persone attorno ci guardano in modo schifato, e alcuni ci fanno anche battutine poco felici, dico ad Ale che si innervosisce, di non ascoltare, dobbiamo muoverci per trovare l'ostello delle suore missionarie, chiediamo informazioni e scopriamo che dobbiamo fare circa 3 km per arrivare a destinazione. Siamo stravolti quando arriviamo, le suore ci danno 2 camere con tre letti, una per i ragazzi una per le donne. Rebecca si corica e inizia a telefonare, si mette a piangere dice che non c'è la fa più, io continuo sollecitarla ad andare a fare la doccia calda che poi starà meglio e vedrà tutto in maniera più positiva, ma lei non ne vuole sapere, continua a telefonare e a piangere. Ilaria sconvolta si corica sul letto e si addormenta. Vado a farmi la doccia, lavo gli indumenti indossati oggi e mi riposo un po'. Le ragazze si riprendono e vanno a lavarsi. Rebecca adesso è molto dispiaciuta di aver detto al telefono, ai familiari che domattina ritorna a casa. ( io glielo dissi che prima di prendere qualsiasi decisione doveva farsi una doccia, è un toccasana!)
Forse è meglio per oggi non camminare più, così i ragazzi vanno a prendere per cena pizza e birra nella pizzeria qui a fianco, si cena in camera e tutti a nanna presto, oggi non so con esattezza quanti km abbiamo fatto penso comunque dai 46 ai 48.
Ospitalità Suore Missionarie Immacolata Regina Pacis via S.M. di Caravaggio, 1 (costo € 100 due stanze, 6 persone)
In lontananza il ponte coperto di Pavia, sono oltre le ore 18 Rebecca ha tanto male hai piedi non riesce più andare avanti è nervosa molto nervosa. Arriviamo al ponte coperto e nonostante la stanchezza siamo felici di essere arrivati, le persone attorno ci guardano in modo schifato, e alcuni ci fanno anche battutine poco felici, dico ad Ale che si innervosisce, di non ascoltare, dobbiamo muoverci per trovare l'ostello delle suore missionarie, chiediamo informazioni e scopriamo che dobbiamo fare circa 3 km per arrivare a destinazione. Siamo stravolti quando arriviamo, le suore ci danno 2 camere con tre letti, una per i ragazzi una per le donne. Rebecca si corica e inizia a telefonare, si mette a piangere dice che non c'è la fa più, io continuo sollecitarla ad andare a fare la doccia calda che poi starà meglio e vedrà tutto in maniera più positiva, ma lei non ne vuole sapere, continua a telefonare e a piangere. Ilaria sconvolta si corica sul letto e si addormenta. Vado a farmi la doccia, lavo gli indumenti indossati oggi e mi riposo un po'. Le ragazze si riprendono e vanno a lavarsi. Rebecca adesso è molto dispiaciuta di aver detto al telefono, ai familiari che domattina ritorna a casa. ( io glielo dissi che prima di prendere qualsiasi decisione doveva farsi una doccia, è un toccasana!)
Forse è meglio per oggi non camminare più, così i ragazzi vanno a prendere per cena pizza e birra nella pizzeria qui a fianco, si cena in camera e tutti a nanna presto, oggi non so con esattezza quanti km abbiamo fatto penso comunque dai 46 ai 48.
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