Percorso

Percorso

domenica 5 febbraio 2012

La partenza


Venerdì 22 luglio 2011


E rieccoci qui io e Alessandro con lo zaino in spalla in piazza a Ponderano (BI) ad aspettare Paola e Sandro per proseguire alla volta di Aosta per poi salire al Colle del Gran San Bernardo, per iniziare il nuovo cammino che ci porterà fino a Roma. Quando arrivano a prenderci l'eccitazione è nell'aria, Paola mia collega di lavoro e cara amica, Sandro il suo moroso vogliono provare a fare la prima tappa con noi. Partiamo da Ponderano alle 11 a mezzogiorno e mezza siamo ad Aosta un panino al McDonald's e via di corsa al posteggio di un supermercato vicino dove ci sta aspettando mio nipote Samuel, fatte le dovute presentazioni alle 14,25 si sale con l'autobus di 1900 metri per arrivare al colle del Gran San Bernardo, si passa dai 30° di Aosta ai 5° del colle, quando si scende dall'autobus sono le ore 16 un freddo boia. Ci dirigiamo al rifugio dei pellegrini a 500 metri di distanza  da dove si ferma l'autobus, siamo sul suolo Svizzero ci accolgono e ci danno una stanza solo per noi. Aspettando Simone, decidiamo di far visita al museo, sinceramente € 9 mi sembra eccessivo per quello che c'è da vedere....ma siamo in Svizzera e costa tutto molto caro.
Dopo un anno rieccoci qui con Simone, il ragazzo che ha percorso con noi il cammino del nord, lui è di Modena, è salito al colle con degli amici che fanno parte della confraternita di San Giacomo di Perugia,ci raccontano che fra pochi giorni partono per San Nicolas faranno gli ospitaleros a Puente Fitero lungo il Cammino di Santiago, e non so perché... mi assale una grande nostalgia.
Visto il freddo decidiamo di andare a prendere una cioccolata calda, ma questa volta torniamo indietro sul suolo Italiano all'Albergo Italia, i costi sono inferiori, siamo tutti euforici, la compagnia è al completo, con Simo ricordiamo i fatti del cammino del nord, le tappe più dure, e la voglia di arrivare fino in fondo senza mai demordere. Alle 18,45 andiamo a messa, parlata in francese, non capiamo molto ma ciò che importa è di partire con lo spirito pronto ad accoglier le emozioni belle o brutte che ci riserva questo cammino. Si va a cena e il frate ci tira le orecchie perchè siamo in ritardo di 10 minuti, (ci siamo fermati nelle cappella a scrivere il libro con le nostre emozioni) sono Svizzeri! La cena non è un granché ma la felicità che si respira basta a riempire gli animi e la pancia, alle 22 si va a nanna, domani è il gran giorno si parte.






giovedì 22 settembre 2011

01 Colle del Gran San Bernardo - Aosta

23 luglio 2011 km 28,5 tempo 10 ore compreso le soste
Ospitalità al Valico Ospizio del Gran San Bernardo  (cena e colazione € 43,70)
Aosta Chiesa dell'Immacolata (doccia calda, dormito con meterassini autogonfiabili sul pavimento, offerta)

 
Sveglia alle 7 scendiamo a fare colazione, in sala mensa ci sono un gruppo di francesi, molto euforici e rumorosi, ci domandiamo dove sono diretti visto che caricano le auto di zaini. Risaliti in camera ci prepariamo alla partenza fuori il termometro segna 0 gradi, piove e fa un freddo cane, con un po' di esitazione alle ore 9 usciamo ed inizia il nostro cammino. Il percorso è in discesa il passo è veloce, serve anche per non sentire il freddo, ma bisogna stare molto attenti perché si scivola molto.
Il paesaggio attorno è coperto dalla nebbia a tratti esce un raggio di sole, arrivati sopra il tunnel del Gran San Bernardo appare un bellissimo arcobaleno,grido ai ragazzi più avanti nel sentiero “guardate è di buon auspicio” non ho neanche finito di dire la frase che inciampo e cado per terra, un volo da far paura, un male al ginocchio, mi alzo a fatica e riprendo a camminare. I ragazzi scoppiano a ridere come matti.( su questo episodio mi prenderanno in giro per tutto il tratto della via Francigena) Arrivati a Saint Rhemy en Bosses andiamo a comprare il famoso e buonissimo Jambon de Bosses e ci mangiamo degli ottimi panini, finalmente esce il sole, la temperatura cambia, dopo due chiacchiere con le persone del posto davanti un' ottimo caffè si riparte. Il percorso continua in discesa il caldo scalda anche il morale, superato Echevennoz (fine della 1° tappa ,come previsto nel sito della via Francigena) proseguiamo verso Aosta. Su un tratto asfaltato incontriamo 2 ragazzi visti al rifugio del colle, non sono italiani , ci dicono che fanno il cammino fino a Roma, hanno gli zaini sopra un passeggino da bambini e hanno intenzione di fare il tragitto così, gli auguriamo buona fortuna e proseguiamo. Costeggiamo per parecchi km i RUS canali artificiali,servono a portare l'acqua nei campi coltivati, a tratti il sole se ne va e lascia il posto ad acquazzoni, è un continuo togliere e mettere le mantelle, il percorso, a tratti pianeggianti a tratti ripide discese. Alle ore 15,50 arriviamo al primo cartello di Aosta città, siamo molto stanchi, arrivati in centro città Paola e Sandro ci salutano e si dirigono verso il posteggio dove hanno lasciato l'auto il giorno prima, io e i ragazzi attraversiamo la zona storica di Aosta e andiamo verso la chiesa dell'Immacolata. Ci accoglie il Priore ci da le chiavi dell'oratorio, adagiamo per terra i nostri materassini autogonfiabili, e dopo un doccia calda decidiamo di lavare gli indumenti sporchi in una lavanderia a circa 1 km di distanza, ceniamo in una trattoria a pochi metri con menù del giorno € 11. Grazie a Samuel che vive qui ci muoviamo in città senza problemi, alle 22 rientriamo in oratorio i nostri materassini ci attendono la stanchezza e tanta, tutti a nanna, oggi abbiamo fatto 29 km con un dislivello di 1900 metri.










02 Aosta - Chatillon

24 luglio 2011 km 30,1 tempo 10 ore compreso le soste
Chatillon ospitalità Albergo Dufour via Tollen, 16 (costo € 20)


Sveglia alle ore 7 siamo distrutti, la notte sui materassini non è stata comodissima e poi il dislivello di ieri ci ha distrutto. Lasciamo la parrocchia ed entriamo nel centro città le strade sono deserte, i bar sono tutti chiusi, non possiamo partire senza fare colazione, rallentiamo il passo e ci guardiamo intorno, finalmente una signora apre il bar, dobbiamo aspettare un po' che prepari le brioches, ma non abbiamo fretta, si prospetta una giornata calda ma ventilata .Alle 8,30 dopo un'ottima colazione ci dirigiamo verso l'uscita di Aosta, vedo una panetteria aperta chiedo ai ragazzi “compriamo dei panini per oggi?” “ma figurati troveremmo altri negozi aperti qui c'è il turismo!”Usciamo dalla città prendiamo la sinistra superato arco di Augusto e superato il ponte romano si inizia a salire. Lasciata Aosta dopo circa 4 km troviamo la chiesa di San Christophe, seduta sulla soglia una ragazza con un cane molto grande, il cane ha le sacche sulla schiena come hanno gli asini, salutiamo e Samuel dice “è comodo fare la via Francigena con il cavallo”, scambiamo due parole e proseguiamo, Ale e Simo sono più avanti, fatti pochi metri ci attendono a una fontana, riempiamo le borracce e si riparte, si continua in ripida salita, arrivati in cima Ale si accorge di aver lasciato la borraccia nella fontana sotto, toglie lo zaino e parte di corsa per andare a recuperarla, intanto la ragazza con il cane si presenta, si chiama Rebecca il cane Gini e da quel momento proseguono il cammino con noi.
Il tragitto è molto bello la prima parte, si supera il castello di Quart, si prosegue su saliscendi in mezzo al bosco. In tarda mattinata ricevo una telefonata da Gianni che mi avvisa che ci raggiunge per fare un tragitto con noi, sono felicissima perché la fame si fa sentire, non abbiamo più attraversato grandi paesi e non abbiamo trovato nessun esercizio aperto per comprare qualcosa da mettere sotto i denti, "alla faccia del turismo!" Dopo aver mangiato gli ottimi panini portati da Gianni con la mia piccola cagnetta Tequila si riparte, Gianni fa circa 7km con noi poi ci lascia e ritorna indietro alla macchina e torna a casa , domani è lunedì e lui non è in ferie. Dopo continui saliscendi, con tratti di percorso difficili alle 18,30 arriviamo a Chattillon. Alloggiamo alla pensione Dufour costo € 20, io in camera con Rebecca e il cane, i ragazzi in una camera insieme. Laviamo i panni sporchi e si va a cena in una pizzeria, ma preferiamo mangiare il menù del giorno, alle 22 si va a dormire, oggi abbiamo fatto 30,1 km tappa bella ma a senza senso abbiamo fatto dei giri inutili che hanno allungato il percorso.









03 Chatillon - Arnad

25 luglio 2011 km 26 tempo 8,30 ore compreso le soste
Arnad ospitalità Maison La Kia  fraz Le Vieux 40/bis  dietro la chiesa di San Martino (costo € 25 colazione compresa)

Sveglia ore 6,30 dopo le varie medicazioni ai piedi di Samuel e Rebecca si scende al bar sotto a fare un'abbondante colazione, in città c'è il mercato gli ambulanti allestiscono i loro banchetti, e noi diamo un'occhiata alla merce, risaliamo in camera a prendere gli zaini e i bastoni e si riparte sono le 8 si vede che non abbiamo voglia di muoverci, io ho male al nervo sciatico che mi blocca la gamba destra, a fatica riesco a partire. Il percorso è subito in salita si salgono i gradini a fianco la chiesa e si risale a mezza costa sulla sinistra, il panorama attorno molto bello, la giornata stupenda, attraversiamo dei frutteti, risaliamo un bosco e qui trovo dei funghi (3 donne nere ) Ale le raccoglie pensando al buon risotto che si può mangiare questa sera, la pentola per cuocerlo è attaccata al suo zaino, manca solo il riso e il fuoco. Arrivati in paese a Montjovet ci fermiamo in un parco giochi a mangiare panini e provviste comprate a Saint Vincent, prendo una capsula di artiglio del diavolo comprata in farmacia e il male al nervo sciatico inizia ad alleviarsi. Decidiamo di non salire al colle della Montjovet c'è un dislivello di 350metri in salita e altrettanto in discesa, seguiamo la variante sul lato destro della valle, i km sono uguali e noi siamo stanchi dei dislivelli delle tappe precedenti. Percorriamo 9 km di strade asfaltate alle 15,30 siamo a Verres, cosa fare ci dirigiamo verso il paese o proseguiamo fino ad Arnad. Dopo un piccolo breack per far merenda in un boschetto sulla riva sinistra della Dora Baltea decidiamo di proseguire fino ad Arnad allunghiamo la tappa di oltre 4km rispetto alla tappa normale. Io questa tappa da Verres a Pont St Martin l'ho fatta come passeggiata una domenica, so che è facile. Dietro la chiesa di San Martino ad Arnad c'è il B&B La Kia costo € 25 colazione compresa ci danno una camera bellissima e dopo aver lavato e steso i panni ci dirigiamo in chiesa per la messa, finita la celebrazione chiediamo al parroco di metterci il timbro sulla credenziale, gli raccontiamo che siamo decisi ad arrivare fino a Roma e lui commosso ci timbra le credenziali,(dicono che a volte è molto restio) con noi è stato gentilissimo. La padrona del B&B ci indirizza per cena in una pizzeria poco distante sulla statale e alle 22 si spegne la luce. Oggi abbiamo fatto 26 km








04 Arnad - Ivrea

26 luglio 2011 km 33,5 tempo 10,30 ore compreso le soste
Ivrea ospitalità Ostello Canoa Club via Dora Baltea 1/a ( costo €12)

Sveglia alle 5,30 dopo le varie medicazioni e un'abbondante colazione saliamo in camera a preparare gli zaini, la maggior parte della roba stesa ieri è ancora bagnata dobbiamo stenderla con le spille da balia agli zaini,non abbiamo fretta perché stiamo aspettando Ilaria (detta il fotografo perché da quel momento sarà lei a fare tutte le foto di questo blog) la fidanzata di Alessandro farà tutta la via Francigena con noi, non ha potuto partire prima per via del lavoro. E'arrivata accompagnata dal babbo e dopo avergli consegnato i funghi trovati ieri mattina, saluti abbracci alle 7 si parte. La giornata non è limpida ma comunque calda si attraversa il ponte romanico di Echallod si continua su strada in piano fino ad arrivare al bel ponte di Bard lo si attraversa e si sale nel centro storico sulla sinistra del forte e si prosegue in discesa sulla strada delle Gallie a fianco ci sono le vie d'arrampicata, delle persone arrampicano e io e Ilaria abbiamo commentato visto che anche noi a volte pratichiamo questo sport. Sempre proseguendo dritti sulla statale abbiamo deciso di non fare la variante che sale a mezza costa, io quel tragitto l'ho già percorso, non l'ho trovato bello e poi la discesa che scende a Pont St Martin spacca le ginocchia. Arrivati in paese ci fermiamo a fare provviste Rebecca va a comprare dei sandali da trekking in un negozio sportivo, alcune persone sono incuriosite nel vedere 6 persone e un cane con degli zaini pesanti, ci chiedono dove siamo diretti, quando rispondiamo Roma, alcuni ci dicono salutateci il papa, altri ci guardano come se fossimo matti. Alle 10,30 si riparte lasciato il paese prendiamo un sentiero che sale ripido fra i vigneti, molto bello, fino alla Cappella di San Rocco, di qui si prosegue fra ai vigneti in direzione Carema superato il paese e altri bellissimi sentieri e vigneti prima di prendere la statale che ci porta al borgo di Airale ci fermiamo per pranzo. I panini sono squisiti il morale è alto, si riparte verso le 13 si segue la statale che è pericolosa per circa 1km girando sulla destra verso il borgo ci rendiamo conto che il cane zoppica, cammina a fatica , Rebecca rimane molto spiazzata gli consigliamo di ritornare sulla statale, a pochi metri abbiamo visto la fermata dell'autobus prenderne uno che la porti nel centro d'Ivrea, da qui proseguire fino alla Dora dove si trova l'ostello. Un po' dispiaciuti riprendiamo il nostro cammino in un percorso molto bello, arriviamo al castello di Montestrutto decidiamo di fermarci dove c'è la palestra d'arrampicata a fare merenda e a bere una coca cola fresca ma il bar è chiuso, si riparte alle 16 arriviamo a Borgofranco d'Ivrea sono le ore 16 la stanchezza inizia a farsi sentire ci fermiamo a bere una coca e si riparte, ci attendono ancora circa 10 km prima di arrivare. Superiamo dopo Borgofranco il parco delle terre ballerine con il lago Pistono e proseguiamo in direzione d'Ivrea, arrivati nella zona nord della città telefono a Rebecca che mi indica la direzione dell'ostello, arrivati alle ore 18,30 troviamo il gruppo di francesi casinari incontrati alla partenza al Colle. Il cane non è più in grado di camminare Rebecca a telefonato a casa, la mamma e la nonna domattina verranno a prendere Gini e così lei potrà proseguire con noi. Dopo la solita doccia e lavaggio panni, aspettiamo Gianni che ci raggiunge per cenare alla pizzeria Aquila Nera menù € 15 senza il bere. Alle 22,30  noi andiamo a dormire e Gianni ritorna a casa "che tristezza" oggi abbiamo fatto 33,5 km, tappa molto bella.