27 luglio 2011 km 37,8 tempo 11 ore compreso le soste
Santhià ospitalità Ostello amici della via Francigena via Madonnetta,4 (offerta)
Santhià ospitalità Ostello amici della via Francigena via Madonnetta,4 (offerta)
Sveglia alle ore 6, fuori diluvia, gli
indumenti lavati ieri sono tutti bagnati, non asciutti dentro lo
zaino il peso da portare aumenta. Alle 6,45 dopo aver fatto
un'ottima colazione e aver salutato con tante coccole Gini, si
parte, Rebecca aspetta che la mamma e la nonna che arrivino a
prendere il cane. Attraversiamo il centro d' Ivrea e proseguiamo a
sinistra verso Cascinette, il percorso e su asfalto, lasciato il
borgo prendiamo una strada sterrata che porta a costeggiare il lago
Campagna, nonostante la pioggia forte sulla riva ci sono parecchi
pescatori che ci guardano come dire ma dove vanno questi matti? Sono
solo le 7,30 e noi siamo già completamente bagnati, l'importante è
che siano asciutti e protetti gli zaini. Alle 8,15 arriviamo a
Burolo e decidiamo di fermarci al Bar a bere qualcosa di caldo, i
clienti chiedono da dove arriviamo,dove siamo diretti,e tutti
rimangono molto stupiti nel vedere 5 pellegrini sotto la pioggia a
catinelle che sono così entusiasti di proseguire il loro cammino.
Usciamo dal bar fatti 200 metri vediamo fermarsi una macchina, è
Rebecca che ci ha raggiunto, salutato la mamma e la nonna si riparte,
la pioggia continua a scendere, non cheta neanche un po', siamo tutti
fradici ma il morale è alto. Alle 9,30 siamo davanti al gioiellino
della chiesa di San Pietro dopo aver scattato alcune foto si riparte
verso Piverone, superiamo Palazzolo Canavese, il tragitto è quasi
tutto su strade asfaltate, in questo caso, visto la pioggia, non
spiace, nonostante le scarpe in gore-tex abbiamo tutti i piedi
bagnati, sono certa che nessun prodotto può resistere al diluvio
universale. Entriamo a Piverone alle ore 11,30 iniziamo ad avere
freddo, dobbiamo fermarci e mangiare qualcosa di caldo cambiare le
calze e le magliette bagnate che indossiamo, ci fermiamo alla
trattoria nel centro del paese e ordiniamo un piatto caldo di pasta €
8, intanto ci cambiamo, cerchiamo di asciugare le scarpe mettendo
dentro della carta di giornale. Siamo entrati nel tratto di via
Francigena in provincia di Biella vicino a casa e questo tempo non
aiuta, ci fa venir voglia di tornare a casa e magari....... ripartire
domani, ma dopo un piatto caldo il morale rinasce e poi forse
qualcuno lassù ha ascoltato le mie preghiere perché adesso
pioviggina. Lasciato Piverone si prosegue sempre in piano in
direzione del Lago di Viverone. Il lago rimane sulla nostra destra
noi siamo a mezza costa in un territorio dove sono coltivate le viti
per il famoso vino Erbaluce, arriviamo alla chiesetta diroccata del
Gesiun, proseguiamo, peccato il tempo così cupo non ci permette di
vedere il panorama sul lago. Sto aspettando la telefonata degli amici
della via Francigena di Santhià per la nostra possibile ospitalità
perché stamattina mi hanno risposto che c'è un gruppo di Francesi
che si sono prenotati 3 mesi fa per poter dormire li, io ho risposto
che per noi può bastare la palestra, che abbiamo i nostri
materassini autogonfiabili ma per cortesia di trovarci un luogo dove
dormire, sinceramente mi dispiace dover tornare a casa per la notte,
poi già ieri a Ivrea ci hanno detto che davano ospitalità a un
gruppo di Francesi e non sapevano come alloggiarci, poi hanno
lasciato una camera solo per noi. I Francesi sono partiti dal colle
del Gran San Bernardo il giorno 23 luglio come noi , loro fanno il
cammino con 4 auto a tratti in macchina altri a piedi, e quando
stamattina la persona che mi ha risposto al telefono per
l'ospitalità a Santhià mi ha parlato della possibilità di non
ospitarci perché loro hanno prenotato 3 mesi prima, mi sono un po'
scaldata, e ho risposto così “capisco che loro hanno prenotato 3
mesi prima ma noi non abbiamo auto per poter fare km in più senza
problemi “ Arrivati nel centro di Viverone smette di piovere e
finalmente esce un pallido sole.
Alle ore 15 siamo in un bar al centro
di Cavaglià, quando ricevo la telefonata che ci informa che a noi
daranno il rifugio dei pellegrini di Santhià, per i Francesi che in
questo momento stanno salendo in macchina davanti a noi metteranno a
disposizione la palestra, risulta che loro in macchina sono forniti
di materassi e brandine. I ragazzi dopo questa notizia sono
felicissimi e partono come razzi alla volta di Santhià. Il paesaggio
intorno è familiare ho fatto questo tragitto parecchie volte ma oggi
il mio animo è diverso notando tutti i particolari bellissimi che ci
riserva sempre la natura.
Alle 17,45 entriamo a Santhià, anche
questa sera Gianni cenerà con noi portando anche mia madre, mia
sorella e il mio piccolo nipotino Isaac fratello di Samuel, sarà una
bellissima serata. L'ostello è l'accoglienza è ottima, dopo aver
steso la roba bagnata riposta nello zaino stamattina e dopo la doccia
e la stesura dei panni lavati oggi, ci dirigiamo tutti insieme a
mangiare un'ottima cena alla pizzeria con €10/12. Alle 22 i
nostri ospiti tornano a casa e noi si va a dormire, siamo stanchi ma
felici oggi giornata movimentata abbiamo fatto 37,8 km.
Il lago di Campagna |
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