E rieccoci qui io e Alessandro con lo zaino in spalla in piazza a Ponderano (BI) ad aspettare Paola e Sandro per proseguire alla volta di Aosta per poi salire al Colle del Gran San Bernardo, per iniziare il nuovo cammino che ci porterà fino a Roma. Quando arrivano a prenderci l'eccitazione è nell'aria, Paola mia collega di lavoro e cara amica, Sandro il suo moroso vogliono provare a fare la prima tappa con noi. Partiamo da Ponderano alle 11 a mezzogiorno e mezza siamo ad Aosta un panino al McDonald's e via di corsa al posteggio di un supermercato vicino dove ci sta aspettando mio nipote Samuel, fatte le dovute presentazioni alle 14,25 si sale con l'autobus di 1900 metri per arrivare al colle del Gran San Bernardo, si passa dai 30° di Aosta ai 5° del colle, quando si scende dall'autobus sono le ore 16 un freddo boia. Ci dirigiamo al rifugio dei pellegrini a 500 metri di distanza da dove si ferma l'autobus, siamo sul suolo Svizzero ci accolgono e ci danno una stanza solo per noi. Aspettando Simone, decidiamo di far visita al museo, sinceramente € 9 mi sembra eccessivo per quello che c'è da vedere....ma siamo in Svizzera e costa tutto molto caro.
Dopo un anno rieccoci qui con Simone,
il ragazzo che ha percorso con noi il cammino del nord, lui è di
Modena, è salito al colle con degli amici che fanno parte della
confraternita di San Giacomo di Perugia,ci raccontano che fra pochi
giorni partono per San Nicolas faranno gli ospitaleros a Puente
Fitero lungo il Cammino di Santiago, e non so perché... mi assale
una grande nostalgia.
Visto il freddo decidiamo di andare a
prendere una cioccolata calda, ma questa volta torniamo indietro sul
suolo Italiano all'Albergo Italia, i costi sono inferiori, siamo
tutti euforici, la compagnia è al completo, con Simo ricordiamo i
fatti del cammino del nord, le tappe più dure, e la voglia di
arrivare fino in fondo senza mai demordere. Alle 18,45 andiamo a
messa, parlata in francese, non capiamo molto ma ciò che importa è
di partire con lo spirito pronto ad accoglier le emozioni belle o
brutte che ci riserva questo cammino. Si va a cena e il frate
ci tira le orecchie perchè siamo in ritardo di 10 minuti, (ci
siamo fermati nelle cappella a scrivere il libro con le nostre
emozioni) sono Svizzeri! La cena non è un granché ma la felicità
che si respira basta a riempire gli animi e la pancia, alle 22 si va
a nanna, domani è il gran giorno si parte.