29 luglio 2011 km 35 tempo 10 ore compreso le soste
Ospitalità Abbazia di Sant'Albino (offerta)
via Sant'Albino Alcuino
Ospitalità Abbazia di Sant'Albino (offerta)
via Sant'Albino Alcuino
Sveglia alle ore 6,30 dopo aver fatto
una buona colazione, ritirato la roba stesa fuori, prepariamo gli
zaini e alle ore 7,30 lasciamo l'ostello con un po' di malinconia,
“siamo stati proprio bene ”. Ci dirigiamo verso il centro di
Vercelli superiamo il ponte sul fiume Sesia, continuiamo sulla
statale trafficata e dopo circa 500 metri in prossimità di una
curva giriamo a destra prendendo una strada sterrata che sale
sull'argine del fiume, il percorso è ben segnalato. Siamo a pochi
metri dalla salita dell'argine, ai bordi della strada, rovi e alcuni
arbusti e zanzare.......zanzare e ancora zanzare. Sembriamo dei
pazzi, continuiamo a schiaffeggiarci, buttiamo a terra gli zaini e ci
spruzziamo addosso tutti i tipi di anti zanzare che abbiamo nello
zaino, ma non funzionano, abbiamo una nuvola di zanzare sopra la
testa, non ci resta che iniziare a correre a fatica, visto gli zaini
pesanti. Usciamo dalla boscaglia, raggiungiamo l'argine e finalmente
con il sole spariscono. Abbiamo passato un brutto quarto d'ora, siamo
tutti punti. Proseguiamo sull'argine, oggi è una bellissima
giornata, alle nostre spalle belle montagne Biellesi, sembrano ci
salutino e ci augurino buon cammino, mi ritrovo spesso girata a
guardarle, “sono proprio belle!” Arrivati al km 43 scendiamo
verso destra, costeggiamo il fiume, poco dopo giriamo a sinistra
dirigendoci verso il paese. Finalmente hanno aggiustato il piccolo
ponte di legno, quando nel 2009 ho fatto questo tragitto come
passeggiata domenicale il ponte era diroccato e pericoloso. Usciamo
dal grazioso boschetto in lontananza vediamo Palestro, ci fermiamo a
riposare un quarto d'ora, facciamo due chiacchiere con le persone del
posto, sono incuriositi nel vedere 6 pellegrini diretti a Roma,
usciamo dal paese, percorriamo un pezzo di statale,molto trafficata e
pericolosa, ritorniamo sulla strada sterrata superiamo dei cascinali
e purtroppo ritorniamo sulla statale per circa 500 metri, giriamo
sulla destra su una strada sterrata in mezzo ad un boschetto, giriamo
a sinistra dopo pochi metri, e siamo in periferia. Alle ore 11 siamo
in centro a Robbio, ci fermiamo a comprare le provviste per il
pranzo in un mini market ,beviamo una fresca coca cola, scattiamo
alcune foto davanti alla chiesetta di San Pietro e si riprende il
cammino abbiamo da percorrere ancora 15 km per arrivare a Mortara.
Usciti da Robbio camminiamo su strada sterrata in mezzo a risaie e
campi coltivati a mais, arriviamo ad un passaggio a livello le sbarre
sono abbassate, Ale inizia a fare lo sciocco per farsi scattare
qualche foto mentre aspettiamo il passaggio, del treno che ci saluta
con un fischio. Continuiamo fino a quando troviamo ad un lato della
strada alcuni alberi che fanno un po' d' ombra, propongo di
fermarci per mettere qualcosa sotto i denti, dopo mezz'ora si
riparte. Arriviamo a Nicorvo molto accaldati ci fermiamo prima in un
bar a bere qualcosa di fresco e dopo pochi metri alla nostra destra
troviamo la chiesetta della Madonna del Patrocinio, all'interno oltre
al bel quadro sopra l'altare ad una parete anche una targa della
Confraternita di San Jacopo con richiesta alla Madonna di patrocinio
per i pellegrini della Via Francigena e del cammino verso Santiago
di Compostela. Usciti dalla chiesetta prendiamo la strada a destra,
ci ritroviamo di nuovo in mezzo ai campi , la stanchezza si fa
sentire e poi fa molto caldo, Un'ora e mezza dopo arriviamo alla
chiesa della Madonna del Campo, è chiusa ci fermiamo a riposare
all'ombra , riempiamo le borracce di acqua fresca dalla fontana e si
riparte. Alle ore 16, 30 siamo in centro a Mortara, usciti dal paese
chiediamo le indicazioni per l'Abazia di Sant'Albino. Alle ore 17,30
arriviamo all'abazia ci accolgono a braccia aperte, alcuni pellegrini
francesi sono già arrivati. Disponiamo i materassini gonfiabili per
terra sopra dei tappeti che ci vengono dati per farci stare più
comodi. Dopo la doccia lavaggio dei panni e aver fatto due
chiacchiere, Don Nunzio celebra la messa finito andiamo a cena, ci
preparano lasagne bistecche e insalata, non si poteva sperare in
meglio. La cena è rumorosa, siamo oltre una ventina di persone, Don
Nunzio è molto interessato al perché del cammino fino a Roma, vuole
sapere perché abbiamo deciso di fare così tanti km al giorno,
Simone risponde che è solo per il problema di poche giornate di
ferie. Finita la cena ci informano che dei contadini hanno arato
alcuni tratti della via Francigena fino a Tromello per farne delle
risaie, quindi è molto difficile seguire il percorso originale,
conviene fare la statale anche se è molto trafficata. Così
decidiamo di andare a dormire per partire presto domattina. Oggi
abbiamo fatto 35 km.
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